La nostalgia non porta altro che lacrime e le lacrime sono fredde e umidicce anche quando povengono da una passione bruciante. Perché Brera che per un memorabile periodo è stata il fulcro della vita notturna milanese ora è ridotta a un quartierino grazioso infarcito di snob e gente pallosa?
C'era una volta la Milano da bere (e da mangiare). Una Milano carnale, una Milano da scopare. Una milano fatta di gente che lavorava ma che alla sera, dio bono, si andava a divetire. E viveva meglio.
Sapeva vivere. Una Milano industriale e industriosa fatta di operai artigiani e commercianti. Fatta di fabbriche fumanti come l'Alfa Romeo e il TIBB (Tecnomasio Italiano Brown Boveri, ah ecco cosa significava...) o come l'Innocenti, la Motta e l'Alemagna. E cosa faceva un operaio quando finiva il turno, stanco, magari alle dieci di sera? Andava in Brera, e come lui anche il dirigente o il funzionario di banca. Questa Milano non c'è più e non ci sarà più. E' morta! (R.I.P.).
Ma chi se ne frega!
Abbiamo alle spalle più di centomila (100'000) anni di evoluzione e non siamo cambiati poi tanto, quindi ho ancora ragione di sperare. Sperare che la gente di oggi la smetta di divertirsi solo al fotutto Happy hour, ingozzandosi di tartine e patè d'olive di infima qualità e che magari torni a emozionarsi vivendo con altri suoi simili ascoltando buona muscia dal vivo, socializzando alcolicamente con altri simili dimenticando per un attimo le menate di tutti i giorni. Perchè diciamocelo, le "crisi" sono solo delle scuse. Sono solo l'orlo troppo corto di gente senza nervi saldi. Scuse patetiche come quelle che si usano per mollare il proprio marito o la propria moglie solo perchè non siamo stati in grado di renderci conto in ogni istante della vita che stavamo vivendo lasiando poi che il giardino appassisse dando la colpa al surriscaldamento globale. Palle! Tiratele fuori invece di raccontarle. Vivete, cazzo! E Milano, insieme a Brera tornerà a vivere. Voi siete l'acqua, loro il giardino, quello dell'eden. Un qualcosa di troppo prezioso per farlo sfiorire.
Verissimo, sottoscrivo ogni virgola. Piantiamola di fare le lagne e di lasciare che la nostra città vada in malora. Ogni epoca storica ha i suoi problemi, le "età dell'oro" non esistono, esistono le persone e la vita che va vissuta! Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di uscire da questa cappa plumbea che può solo soffocarci. Qualsiasi iniziativa è un passo! Buon 2013!
RispondiEliminaGrazie delle tue belle parole.
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