Ieri siamo stati all'ATM Bar per la presentazione di Depilando Pilar, recente libro del pirotecnico scrittore Andrea G. Pinketts. Presentatore della serata: Ancora lui, l'autore. Si perchè un libro di Pinketts non può che essere presentato da Pinketts. Persino il suo amico e collega da diciassette anni, lo scrittore Andrea Carlo Cappi, non ha potuto fare altro che restare senza parole e ascoltare cosa aveva da dire l'autore. Pinketts, se ancora non lo conoscete è uno che di cose da dire e da scrivere, ne ha sempre parecchie. Oltre a essere uno dei mie autori preferiti è sicuramente uno dei pochi contemporanei talmente, bravi che dai suoi libri sarebbe impossibile trarne dei film. Questo è stato uno dei complimenti fattogli ieri da uno degli amici intervenuti ad acclamarlo. A qualcuno potrebbe sembrare più un difetto che un pregio, in fondo siamo in un mondo dominato dal cinema e dalla televisione, luoghi dove, apparentemente, tutti vorrebbero fare almeno una comparsata. Un mondo dove i giovani non prendono nemmeno in considerazione un libro che contenga, come unica figura, la copertina. Ma a pensarci bene credo che quello che hanno fatto a Pinketts sia uno dei più grandi elogi che si possano fare ad un autore di vera letteratura, ovvero quello di scrivere in una maniera talmente creativa e personale, da renderlo inattaccabile da qualcosa che, potrà anche dare una maggiore visibilità, ma al tempo stesso costringe a dei compromessi che nessun vero artista dovrebbe accettare. Morale: spegnete la televisione e compratevi un buon libro senza figure, magari quello di Andrea G. Pinketts.
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